20-21-22 settembre presso La Grotta Azzurra Laboratorio Residenziale
TEATRO DELL’OPPRESSO
Il Teatro dell’Oppresso è un metodo estetico inventato e sviluppato da Augusto Boal a partire dagli anni ’60 in Brasile, che usa il teatro come linguaggio e come mezzo di conoscenza e trasformazione della realtà interiore, relazionale e sociale.
È un teatro che rende attivo il pubblico e serve agli “spett-attori” per esplorare, mettere in scena, analizzare e trasformare la realtà che essi stessi vivono. Ha tra le finalità quella di far riscoprire alla gente la propria teatralità rendendo gli spettatori protagonisti dell’azione scenica, affinché lo siano anche nella vita reale. Scopo del metodo è conoscere e analizzare una realtà che opprime per trasformarla ed avviarsi verso una possibile liberazione.
GLI STRUMENTI DEL TDO
Teatro Immagine
Tecnica che propone la discussione di un tema o problematica d’interesse del gruppo, attraverso il dialogo d’immagini teatrali. Le stesse sono scolpite dagli attori/attrici, che esprimono le proprie opinioni, sensazioni, punti di vista, con i corpi delle/gli altri partecipanti. Come una fotografia vivente che riesce a sintetizzare una storia. In questo modo si cerca di produrre un dibattito estetico ma senza l’intervento esplicativo della parola, le immagini create sono i canali espressivi che potranno generare nuove riflessioni e prospettive sul tema preso in considerazione.
Estetica dell’Oppresso
Mira a sviluppare nelle/nei partecipanti tutte le forme estetiche di percezione della realtà ‘provando’ azioni per trasformarla attraverso la Parola, l’Immagine, il Suono. Non ha la pretesa di trasformare persone in grandi maestri di pittura, scultura o musica, ma di fare in modo che persone semplici sperimentino il piacere di essere non solo consumatori ma produttori di mezzi culturali/artistici propri.
Teatro Forum
Consiste nella presentazione di uno spettacolo basato su storie vissute personalmente dalle/dai partecipanti in cui i personaggi oppressi e oppressori entrano in conflitto, in maniera chiara e obiettiva, in difesa dei propri desideri e interessi. In questo confronto l’oppresso fallisce e s’invita il pubblico a entrare in scena, sostituire il personaggio oppresso e cercare alternative al problema presentato, generando così un dibattito pubblico sulle tematiche scelte dal gruppo che presenta l’opera. Il Teatro Forum elimina la barriera tra il palco e la platea per stabilire un libero transito tra attori e spettatori, che entrano in scena come soggetti e produttori di cultura e di conoscenza, in uno spazio di gioco e riflessione, confronto orizzontale e dialogo propositivo.
Tempi e modalità di partecipazione
Il laboratorio ha la durata di tre giorni, lavoreremo almeno 7 ore al giorno, dividendole tra mattina e pomeriggio secondo pause e tempi che decideremo insieme, anche per mangiare, riposare o fare delle uscite insieme…
Orari e tempi saranno concordati nel primo incontro. L’appuntamento è venerdi 20 alle 10.00 alla Grotta azzurra di Portoferraio (scalinata Napoleone).
Il laboratorio è gratuito ma in assenza di fondi pubblici chiediamo una quota simbolica per il rimborso spese di viaggio di uno dei facilitatori.
E’ richiesto un abbigliamento comodo.
Per informazioni e prenotazioni
florianaf@gmail.com tel. 328 7790554
cicciotedesco@gmail.com tel.3334213756
E’ rivolto a…
… lavoratori e lavoratrici sociali, psicologi, educatori, artisti, insegnanti e a tutte le persone con voglia di dire qualcosa attraverso il teatro e trasformare la realtà della propria comunità
… un gruppo di massimo 25-30 persone.
… tutti coloro che sono interessati ad un percorso esperienziale di crescita personale per sviluppare spontaneità e creatività. … tutti coloro che desiderano dare spazio alle proprie emozioni, superare blocchi e timidezze, con il piacere del gioco.
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