FRANCESCA DAUCCIA:

E’ stata un’esperienza molto toccante e significativa ma penso che a rendere l’idea della sofferenza provata e della cattiveria esercitata su milioni di persone siano più le immagini delle parole… E’ piuttosto facile diffondere l’idea che debbono essere escluse dalla collettività persone con determinate caratteristiche fisiche o sociali, soprattutto nella società odierna caratterizzata da condizionamenti dove si cerca di pensare e di comportarsi tutti allo stesso modo. Per questo oggi è indispensabile ricordare e non ignorare… Pertanto è necessario non rimanere nell’indifferenza e mettere a conoscenza di certi avvenimenti anche le generazioni future.

SOUFIAN YOUNSSI:

Durante il viaggio ho meditato e pensato su cosa poteva succedermi, che sensazioni avrei provato… In quel momento sono uscite tutte le sensazioni forti, tristezza, dolore, nervosismo, indignazione e poi pietà verso ogni tedesco nazista e soprattutto disprezzo verso il governo hitleriano. Tutto questo fa pensare a cosa può portare la pazzia di un uomo e l’odio verso gli altri, bisogna capire che ciò che è stato fatto è sbagliato e non si deve più ripetere… Ho ripensato ai Giusti, a chi ha avuto il coraggio di dimenticarsi di se stesso per aiutare gli ultimi. Questo comportamento deriva da delle scelte che sono tra le più difficili che ci siano, perché il riuscire a vincere la paura di essere uccisi, a superare il timore di fare la stessa fine di tutte quelle persone mutilate e devastate psicologicamente, è dovuto a quella forza interiore che ha permesso loro di scegliere il bene, la solidarietà, l’amore per gli altri. Coloro che sono riusciti a non rimanere impassibili, indifferenti di fronte a tale crudeltà devono considerarsi “beati”, persone dal cuore puro, uomini di Dio che hanno disubbidito alle leggi umane per obbedire alla legge dell’Amore… Anch’io vorrei avere quella forza, trovare dentro di me il coraggio di fare scelte importanti per sconosciuti, estranei, solo perché miei fratelli… Tutto questo ci fa capire che se in ogni persona si riuscisse a tirar fuori il suo buono, la sua bontà, ci potrebbe essere un mondo migliore e tali crudeltà potrebbero non essere mai accadute… I giusti si sono fatti carico della sofferenza altrui, cercando con tutti i mezzi di aiutare gli indifesi, i perseguitati e la cosa bella è che non si sono accorti di ciò che hanno fatto, si sono dimenticati dei loro gesti perché considerati normali. Tutti gli uomini che hanno aiutato chi veniva e viene ancora oggi discriminato, hanno guardato le miserie dei fratelli, le hanno toccate, se ne sono fatte carico e hanno operato concretamente per alleviarle, andando al di là e al di sopra di ogni ideologia… E’ sempre possibile, per ogni essere umano, fare delle scelte alternative eche ognuno di noi, nella propria realtà, può e deve fare qualcosa per impedire l’odio e la violenza. Pertanto, è necessario che le coscienze si convertano alla giustizia, all’uguaglianza, alla sobrietà e alla condivisione. Noi giovani siamo il futuro della società, quindi dobbiamo smettere di pensare solo ed esclusivamente a noi stessi, chiusi nel nostro egoismo, dobbiamo avere il coraggio di non essere indifferenti di fronte alle ingiustizie, vincere le nostre paure e lottare per il bene comune, donando serenità, pace e speranza a tanti fratelli e sorelle avvolti nel buio.


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