FRANCESCO ZUCCONI:

“Siamo già arrivati?” come è possibile che nessuno si sia accorto di cosa accadeva là dentro? Eppure era molto vicino alle case… Il campo è molto grande ed il pensare a quante persone siano passate di lì mi fa rabbrividire… I forni crematori erano in fondo, nascosti tra gli alberi… Visitare un campo di concentramento è un’esperienza che ti forma e ti fa capire che non dobbiamo mai giudicare le persone per la loro razza o religione, affinchè certi fatti non si ripetano… Ma l’orrore non è finito! Il fatto che oggi ci siano movimenti neonazisti e razzisti mi fa riflettere molto; basti pensare all’antisemitismo e all’odio che certi movimenti hanno contro gli immigrati e contro tutte le diversità. Credo che dovremmo stare molto più attenti al presente, perché certi fatti non si ripetano.

MARIO SAMMARITANO:

Tutti sanno ciò che è accaduto, ma quanti hanno visitato quei luoghi che hanno macchiato la storia dell’Europa e si sono ritrovati a pensare di vivere quel momento?… Quando stai lì ad immaginare senti un nodo alla gola e tutto questo non lo credi possibile. Anche oggi saresti portato a non credere che una cosa del genere possa accadere, ma ti sbagli: gli stati hanno bombe atomiche sempre pronte al lancio, i popoli si fanno la guerra e si uccide in nome di qualcosa che è astratto, come un dio che non esiste e dico non esiste perché non resterebbe a guardare tutto questo e non vorrebbe una guerra in suo nome. Dio ci lascia liberi, tutto è in mano agli uomini, sono loro a fare le scelte. L’uomo ha sempre vantato di essere il soggetto più intelligente del regno animale, ma è poprio questa differenza che porta l’uomo ad essere una bestia. In fin dei conti “quale topo costruirebbe una trappola per topi?”


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